Investire nella propria casa

Intraprendere una ristrutturazione edilizia è stimolante: per chi la decide, per chi la progetta e per chi la realizza. Ognuno ha le proprie ragioni. Siano esse affettive, tecniche, strutturali od economiche, per tutti si tratta di coniugare il vecchio con il nuovo, di mantenere parti esistenti per unirle e fonderle con quanto ancora non c’è. Stimolante certo, ma anche impegnativo sia in termini di energie che di costi.

Ristrutturare comporta un dispiego di risorse importanti, è fondamentale che questo impegno diventi un investimento non una semplice spesa: non si può lasciare nulla al caso.

Questo è il nostro l’atteggiamento quando si tratta di pensare, presentare e realizzare un lavoro. Ne è un esempio un edificio nella campagna ferrarese……: un’unica unità abitativa su due piani di uguale metratura per complessivi 250 m2 calpestabili, zona giorno al piano terra, zona notte al piano superiore.

Struttura dell’edificio

Entrambi i piani sono caratterizzati da una notevole altezza dei locali: in casi come questo, con un sistema di riscaldamento tradizionale si corre il rischio che il calore prodotto da termosifoni o convettori venga portato velocemente nella parte alta delle stanze, lasciando l’aria più fredda in basso. La condizione di confort ottimale è difficile da raggiungere perché si mantiene sempre una notevole differenza di temperatura dal pavimento al soffitto con conseguenti moti convettivi dell’aria, con trascinamento di particelle di polvere. Inoltre un sistema che riscalda l’aria non riscalda i muri della casa e non risolve il problema dell’umidità, aspetto molto importante in una zona dove la fitta nebbia invernale si manifesta per molti giorni all’anno.

Proposta realizzativa

Abbiamo proposto e curato la realizzazione di una stufa ad accumulo costruita al centro del piano terra e collegata ad un impianto di distribuzione del calore tradizionale. Il piano terra ora è riscaldato direttamente dalla stufa per irraggiamento, e a parità di comfort si mantengono temperature più basse e consumi limitati. L’impianto tradizionale alimentato sempre dalla stufa serve le stanze del piano superiore. Non è tutto: l’acqua calda sanitaria è prodotta dal calore della stufa in inverno e dai pannelli solari in estate. Si è deciso di installare anche una caldaia per i giorni in cui la stufa non dovesse venire accesa, ma a regime tutto l’impianto di riscaldamento e acqua calda può essere alimentato solo da fonti energetiche rinnovabili: la legna e il sole. Un serbatoio da 1000 litri realizzato in modo da ottenere una perfetta stratificazione del calore è l’elemento che raccoglie e accumula tutta l’acqua calda prodotta dal questo innovativo impianto.
Se per la parte estetica (colore, forma e materiali di finitura) si è giustamente lasciato spazio alle preferenze e ai gusti dei proprietari, tutta la parte tecnica è stata ideata, realizzata e assemblata da noi.

Risultati

Affrontiamo le ristrutturazioni con la tenacia delle grandi sfide, quale quella di legare il presente e il futuro al passato: scienza, tecnologia e ricerca al servizio di professionalità, tradizione e passione.

Ma oltre ai parametri tecnici riscontrati durante il collaudo, fondamentali sono i giudizi positivi di Chiara e Francesco e della loro famiglia